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PERCHÈ NON RIESCO... A ESSERE FELICE


La domanda è? Vogliamo Veramente essere Felici? Cosa siamo disposti a fare per essere liberarci dai nostri pesi e volare verso la Felicità?

La risposta sembra scontata, ma dalla teoria, molto spesso, non si passa alla pratica !

Il problema è che ci abituiamo talmente tanto al nostro dolore che, molte volte, non volgiamo lasciarlo andare via.


Alla fine dei trattamenti, una volta vista la causa del malessere, consiglio alle persone degli esercizi per stabilizzare il miglioramento, delle strategie per mantenere quello stato di leggerezza e libertà…


Talvolta le risposte che ricevo sono: MA IO NON HO TEMPO DI... oppure INTANTO SA CHE NON LI FARÒ…

Qualcuno invece affronta il problema e trova il benessere e qualcun altro ci prova ma poi… con grande delusione e tanti sensi di colpa mi chiedono frustrati :

PERCHÈ SONO COSÌ? SONO FATTA/O MALE...

SUBITO SEGUO I CONSIGLI PER ALCUNI GIORNI, MA POI MI ARRENDO, ANCHE SE SO CHE MI FANNO STARE BENE... NON CE LA FARÒ MAI…


Ma come mai le persone scelgono di convivere con il loro “Mostro” piuttosto che creare le condizioni per la loro Felicità?


COME FA il DOLORE a mettere delle radici così profonde da non riuscirlo a sradicare se non per un periodo momentaneo?


Il dolore è solo la porta di ingresso del nostro malessere, ma è la sofferenza che ci imprigiona. Il DOLORE è fisico, la SOFFERENZA è un processo mentale.


La vita e un susseguirsi di esperienze e, talvolta, il nostro corpo fisico e quello emozionale vengono feriti causando un dolore che lacera nel profondo, facendo scoprire la propria fragilità.


In questo caso possiamo accettare di non essere Dio, accogliendo la nostra dimensione di uomo oppure rifiutare questa realtà e, non accontentandoci solo dei meccanismi innati di sopravvivenza, attiviamo processi mentali, delle armature che ci “difendano” dalle minacce, con lo scopo di evitare quelle "brutte" esperienze. Ed è così che il nostro salvatore diventa carnefice.

La fregatura è che queste armature ci isolano dall’esperienza negandoci la vita separandoci dal mondo vero…


Se, ad esempio, ho vissuto una delusione d’amore… non è che non vivendo appieno un nuovo amore posso trovare la felicità… La delusione precedente rimarrà e il nuovo amore non verrà vissuto nella sua bellezza e nelle sue potenzialità, anzi, si correrà il rischio di indirizzarci verso la possibilità di una nuova delusione…

Oppure... se mi sono fatto male correndo… qualora rinunciassi ad allenare il mio corpo, non solo non eviterei problemi o dolori fisici, ma causerei problemi differenti e, quasi sicuramente, più profondi…


Scappare non risolverà mai il problema


La SOFFERENZA è un PROCESSO MENTALE e la MENTE ha il PAURA DEI CAMBIAMENTI, quindi non ci aiuterà nel liberarci della nostra armatura, anzi cerca di OSTACOLARCI COSTANTEMENTE con pensieri tipo… “lascia stare… è troppo difficile… non serve a niente… e se poi soffri di nuovo?…”… e siccome la nostra Mente ha tanta esperienza è molto sottile nel fregarci… A volte usa i nostri pensieri, a volte la rabbia, altre l’ansia, la pauraci fa immaginare scenari anche impossibili a cui noi crederemo, ecc…a volte si attiverà con stimoli esterni, con il vostro fidanzato/a, marito o moglie, a volte saremo noi a provocare le situazioni, a schiacciare il tasto giusto per esplodere e dar da mangiare al nostro mostro…


Per allontanarci da esperienze di dolore ci infligge una prigione chiamata sofferenza, senza che ce ne accorgiamo.


Ecco perché spesso ci boicottiamo e non proseguiamo nel percorso che può liberarci.


COSA FARE?

La prima cosa da fare è OSSERVARE

OSSERVARE è lo strumento più importante per la LIBERAZIONE… Se non vediamo il problema non possiamo trasformarlo. Come possiamo cercare qualcosa al buio? In questo caso non possiamo affidarci alla botta di… fortuna, ma solo alla nostra RESPONSABILITÀ. Quando impariamo ad osservare... automaticamente si attivano dei processi, come le onde causate da un sasso che cade nello stagno !


La seconda è NON GIUDICARE e NON GIUDICARCI. Essere NEUTRI ci permette di uscire dal giudizi e dai preconcetti. Così facendo usciremo dall’illusione e potremo vedere la Vita per ciò che realmente È: ESPERIENZA.

Fare ESPERIENZA ci permette di VIVERE, di CONOSCERE e di EVOLVERE.


La terza è ACCETTARE… Come dice il Dott. NADER BUTTO siamo in questa vita per un aggiornamento… se ostacoliamo il nostro aggiornamento soffriamo. Ogni esperienza è un esame; se lo accettiamo allora l’esame è superato, se RESISTIAMO allora ci tocca ripeterlo…

Un avvertenza… se lo ripetiamo troppe volte c’è il rischio di ammalarsi…

Ma c’è una cosa positiva… NON PREOCCUPIAMOCI…

Se andassimo incontro a una MINACCIA, sappiamo PERFETTAMENTE come difenderci… tutte le nostre difese sono pronte.

Usiamole però solo quando servono !!! E per gli altri momenti... dispieghiamo le ALI...



Per approfondimenti

Ekhart Tolle per quanto riguarda il corpo di dolore e tanto altro...


Lo sfidante (Video/documentario), visibile su YouTube.

Spiega divinamente i meccanismi del nostro boicottamento... documentario illuminante. Un consiglio... guardatelo in 3 puntate...













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